Fatto l'allenatore, almeno per ora, la Roma adesso va a caccia del direttore sportivo. Con il dimissionario Tiago Pinto in uscita (a Trigoria saluterà tutti il prossimo 3 febbraio), i Friedkin stanno provando a chiudere il cerchio, anche con l'aiuto della Retexo di Charles Gould, la società statunitense che si occupa di ricerche di mercato tramite numeri ed algoritmi (e che alla fine del 2020 aveva suggerito il nome di Pinto). Daniele De Rossi aveva chiesto ai Friedkin di confermare Pinto al suo fianco fino al termine della stagione, ma la proprietà della Roma non ha mai preso in considerazione l'ipotesi (e quasi sicuramente anche Pinto non avrebbe accettato un'eventuale proroga).

IN POLE — I nomi che già operano nel mercato italiano (Ricky Massara e Francois Modesto) sembrano essere molto indietro, Gould sta invece lavorando su un quartetto di nomi stranieri: Javier Ribalta, Christopher Vivell, Paul Mitchell e Michael Edwards. Con un nome in vantaggio sugli altri, quelli di Mitchell, per il suo curriculum a largo raggio. Mitchell (classe 1981) ha infatti un passato da capo scouting del Southampton e del Tottenham (settore giovanile), per poi entrare nel mondo Red Bull, con le esperienze al Lipsia, al New York RB e al Bragantino. Infine l'esperienza come direttore sportivo, la prima vera in tal senso, al Monaco, fino al 2022. Il suo nome è in pole anche per la profondità dei rapporti che ha maturato in questo suo girovagare nel mondo tra Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Brasile e Francia. Oltre che per il fatto di aver svolto sia il ruolo di capo scouting (ruolo che i Friedkin reputano fondamentale per il futuro giallorosso) che di direttore sportivo.

GLI ALTRI — Poi ci sono gli altri tre, ad iniziare dallo spagnolo Javier Ribalta, che ha chiuso il suo rapporto con il Marsiglia a metà ottobre. Ha il vantaggio di conoscere la lingua, ma anche il calcio italiano, essendo stato osservatore per Torino e Milan, responsabile scouting per Novara e Juventus (oltre che del Manchester United) e direttore sportivo del Parma (ma anche dello Zenit San Pietroburgo). Insomma, anche il suo curriculum è di primissimo piano e tenuto in alta considerazione. Poi c'è Christopher Vivell: tedesco, 37 anni, ha iniziato come analista e osservatore all'Hoffenheim (insieme a Nagelsmann, attuale ct della Germania, con cui ha un rapporto profondissimo), poi le esperienze come capo scouting a Salisburgo e Lipsia e l'esperienza al Chelsea, finita dopo soli 7 mesi con risultati non certo ottimi. Quindi Michael Edwards, con un lungo passato al Liverpool (dal 2011 al 2022, passando dal ruolo di match analysis a quello di osservatore, per chiudere come ds), uno che conosce benissimo il calcio inglese ma non ha una profonda penetrazione negli altri mercati europei. In dieci giorni, al massimo, si saprò chi costruirà la Roma del futuro. E non si escludono neanche colpi a sorpresa....